Obiettivi
1. Imparare a denominare correttamente le ammidi utilizzando la nomenclatura IUPAC.
2. Riconoscere gli elementi distintivi della nomenclatura delle ammidi rispetto ad altri composti organici.
3. Acquisire competenze pratiche nell’identificazione e nella denominazione delle ammidi.
4. Applicare quanto appreso in contesti reali e nel mondo professionale.
Contestualizzazione
Le ammidi sono composti organici che troviamo in numerosi ambiti, dalla produzione farmaceutica alla realizzazione di materiali sintetici. Un esempio concreto è il paracetamolo, un analgesico molto conosciuto, che appartiene a questa categoria di composti. Allo stesso modo, il nylon, un polimero molto resistente utilizzato sia nell’abbigliamento che nelle attrezzature industriali, presenta nella sua struttura dei legami ammidici. Una corretta nomenclatura di questi composti è fondamentale per la loro precisa identificazione e utilizzo, agevolando così lo sviluppo di nuovi materiali e farmaci.
Rilevanza della Materia
Da Ricordare!
Definizione delle Ammidi
Le ammidi sono composti organici caratterizzati dal gruppo funzionale -CONH2. Esse derivano dagli acidi carbossilici, in cui il gruppo -OH viene sostituito dal gruppo -NH2. Questi composti sono presenti in svariate molecole biologiche e sintetiche, tra cui proteine e plastiche.
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Contengono il gruppo funzionale -CONH2.
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Derivano dagli acidi carbossilici modificati.
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Si ritrovano in numerosi composti, sia naturali che di sintesi.
Struttura Molecolare delle Ammidi
La struttura delle ammidi prevede la presenza di un atomo di carbonio legato a un gruppo carbonilico (C=O) e a un gruppo amino (NH2). Il legame tra il carbonio e l’azoto è di natura covalente, con una configurazione planare dovuta all’ibridazione sp2 dell’azoto.
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Un atomo di carbonio legato a un gruppo carbonilico e a uno amino.
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Legame covalente tra carbonio e azoto.
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Configurazione planare intorno all’azoto.
Nomenclatura IUPAC per le Ammidi
La denominazione delle ammidi secondo la IUPAC segue delle regole ben precise. Il nome è infatti basato su quello dell’acido carbossilico corrispondente, sostituendo il suffisso "-oico" o "-ico" con "-ammide". Per esempio, l’acido acetico si trasforma in acetamide.
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Il nome si basa sull’acido carbossilico di partenza.
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Il suffisso "-oico" o "-ico" viene sostituito da "-ammide".
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Esempio pratico: acido acetico → acetamide.
Applicazioni Pratiche
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Sviluppo di prodotti farmaceutici: le ammidi svolgono un ruolo chiave nella sintesi di farmaci, come il paracetamolo.
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Produzione di polimeri: le ammidi sono fondamentali nella produzione di polimeri come il nylon, impiegato in vari settori, dall’abbigliamento all’industria.
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Ricerca scientifica: una nomenclatura accurata facilita la comunicazione e la riproducibilità degli studi, essenziale per il progresso della ricerca.
Termini Chiave
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Ammidi: composti organici caratterizzati dalla presenza del gruppo funzionale -CONH2.
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Nomenclatura IUPAC: sistema standardizzato per denominare i composti chimici, regolato dall’Unione Internazionale di Chimica Pura e Applicata.
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Gruppo funzionale: insieme di atomi che conferiscono a una molecola particolari proprietà chimiche.
Domande per la Riflessione
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In che modo una nomenclatura precisa dei composti organici agevola lo sviluppo di nuovi farmaci?
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Come influenzano le proprietà fisiche e chimiche delle ammidi la loro struttura molecolare?
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Perché è importante distinguere la nomenclatura delle ammidi da quella di altri composti in ambito scientifico e industriale?
Costruire e Denominare le Ammidi
Questo mini-challenge è studiato per consolidare le conoscenze sulla nomenclatura e sulla struttura molecolare delle ammidi attraverso l’assemblaggio pratico di modelli.
Istruzioni
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Organizzatevi in gruppi da 3 a 4 studenti.
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Utilizzate i kit per la costruzione di molecole o materiali riciclabili, come stuzzicadenti e argilla da modellare, messi a disposizione.
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Selezionate un’ammide dalla lista proposta (metanamide, etanamide, propanamide).
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Costruite il modello molecolare dell’ammide scelta, seguendo le regole della nomenclatura IUPAC.
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Disegnate la struttura molecolare e annotate il nome IUPAC, illustrando il processo di denominazione.
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Presentate il modello alla classe, mettendo in evidenza sia la struttura che la nomenclatura adottata.
