Obiettivi
1. Comprendere cosa sono i polimeri e le loro principali caratteristiche.
2. Classificare i diversi tipi di polimeri e le loro applicazioni.
3. Analizzare i processi di sintesi dei polimeri.
4. Conoscere i polimeri più comunemente usati nella vita quotidiana e i loro impieghi.
Contestualizzazione
I polimeri ci accompagnano ogni giorno, spesso senza che ce ne accorgiamo. Dai contenitori in plastica per il cibo alle fibre sintetiche dei nostri vestiti, questi materiali versatili sono alla base della vita moderna. Conoscere i polimeri e il loro processo produttivo ci aiuta a comprendere la loro rilevanza in vari settori, dall’industria alla sanità. Pensiamo, per esempio, alla gomma dei pneumatici o al nylon degli indumenti: esempi concreti di come i polimeri influenzino la nostra quotidianità.
Rilevanza della Materia
Da Ricordare!
Definizione di Polimeri
I polimeri sono macromolecole costituite da unità ripetitive, dette monomeri, che si legano tramite processi di polimerizzazione. Possono essere di origine naturale, come la cellulosa e il DNA, oppure sintetica, come il polietilene e il nylon.
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I polimeri sono costituiti da ripetizioni di monomeri.
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Si distinguono in naturali e sintetici.
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Giocano un ruolo essenziale in numerose applicazioni quotidiane e industriali.
Classificazione dei Polimeri
La classificazione dei polimeri può avvenire in base alla loro origine (naturali o sintetici), alla struttura (lineare, ramificata o reticolata) e alle proprietà termiche (termoplastici e termoindurenti).
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Polimeri naturali vs. sintetici.
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Strutture: lineare, ramificata o reticolata.
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Proprietà termiche: termoplastici (rimodellabili con il calore) e termoindurenti (non rimodellabili una volta induriti).
Processi di Produzione dei Polimeri
I polimeri si ottengono mediante processi di polimerizzazione, che possono essere di tipo additivo o condensativo. La polimerizzazione per addizione prevede l’unione dei monomeri senza generare sottoprodotti, mentre quella per condensazione porta alla formazione di prodotti secondari come l'acqua.
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Polimerizzazione per addizione: unione dei monomeri senza formazione di sottoprodotti.
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Polimerizzazione per condensazione: processo che genera sottoprodotti.
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Questi processi sono fondamentali nell’industria chimica.
Applicazioni Pratiche
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Settore imballaggi: impiego di polimeri come il polietilene per la produzione di imballaggi in plastica che conservano al meglio gli alimenti.
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Medicina: utilizzo di polimeri biocompatibili, come l'acido polilattico, per suture e impianti medici.
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Edilizia: applicazione di polimeri come il PVC per tubazioni e rivestimenti, garantendo durata e resistenza.
Termini Chiave
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Polimeri: macromolecole formate dalla ripetizione di monomeri.
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Monomeri: piccole unità che, legandosi, formano i polimeri.
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Polimerizzazione: processo di legame dei monomeri per formare polimeri.
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Termoplastici: polimeri che possono essere rimodellati con il calore.
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Termoindurenti: polimeri che, una volta induriti, non possono essere rimodellati.
Domande per la Riflessione
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In che modo la sostituzione delle plastiche tradizionali con bioplastiche potrebbe incidere sull'ambiente a lungo termine?
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Quali sono le principali sfide per rendere i polimeri più sostenibili dal punto di vista ambientale?
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In che modo l’innovazione nel campo dei polimeri può favorire progressi in ambito medico e tecnologico?
Sfida del Creatore: Realizzare una Bioplastica Sostenibile
Per rafforzare la comprensione dei polimeri e sperimentare soluzioni sostenibili alternative alle plastiche convenzionali, vi verrà proposto di creare una bioplastica utilizzando materiali semplici e facilmente reperibili.
Istruzioni
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Raccogliere i seguenti materiali: amido di mais, acqua, glicerina, aceto, colorante alimentare (opzionale), ciotole per mescolare, cucchiai e una fonte di calore (fornello portatile o microonde).
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In una ciotola, mescolare 1 cucchiaio di amido di mais con 1 cucchiaio d'acqua.
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Aggiungere 1 cucchiaino di glicerina e 1 cucchiaino di aceto al composto.
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Se lo desiderate, aggiungere qualche goccia di colorante alimentare per dare colore alla bioplastica.
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Riscaldare il composto a fuoco basso o nel microonde, mescolando continuamente finché non si addensa e assume una consistenza gelatinosa.
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Rimuovere dal calore e versare il composto in uno stampo o su una superficie piana per farlo raffreddare e indurire.
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Osservare attentamente la trasformazione dei materiali e annotare le proprie osservazioni sul processo.
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Condividere le riflessioni e i risultati con i compagni, discutendo eventuali difficoltà incontrate e le possibili applicazioni della bioplastica.