In un regno lontano, chiamato Améaricândia, vivevano due giovani intraprendenti, Juan e Maria, che avevano l'abitudine di esplorare i misteri del territorio in cui vivevano. Un giorno, durante una passeggiata nel vivace e colorato Mercato del Sole, incontrarono un misterioso anziano dai profondi occhi, il quale consegnò loro una mappa incantata. Questa mappa non era come le altre: possedeva il potere di rivelare la realtà economica e sociale del regno. Appena la aprirono, compresero che per far luce sui problemi che affliggevano il popolo, avrebbero dovuto scoprire una serie di segreti nascosti.
Determinati ad aiutare la loro comunità, iniziarono il cammino verso un villaggio dove il morale sembrava a terra e le strade erano cadenti, un quadro in cui si leggeva la disperazione: il Villaggio della Crisi Economica. In quel luogo, case malandate e volti segnati dalla fatica erano all'ordine del giorno a causa della corruzione e dell'incapacità gestionale. Maria, sempre pronta al dialogo, si mise a parlare con un vecchio artigiano, mentre Juan, con occhi attenti, ricercava altre informazioni. Fu così che un rinomato saggio, conosciuto come Maestro Economia, spiegò chiaramente le cause principali: un debito opprimente, la mancanza di investimenti e una gestione pubblica scadente.
Consultando nuovamente la mappa, i due giovani si resero conto di dover rispondere alla loro prima domanda per proseguire: "Quali sono le principali cause della crisi economica in Améaricândia?" Dopo averci pensato su, ricordarono le preziose indicazioni del Maestro Economia e scrissero: "Alto debito pubblico, mancanza di investimenti, corruzione e cattiva amministrazione governativa." Al momento in cui validarono le loro risposte, la mappa si illuminò con forza, indicando la prossima destinazione.
Seguendo il suo bagliore, arrivarono in una zona dal contrasto netto: da un lato splendenti ville con curati giardini, dall'altro baraccopoli improvvisate prive di infrastrutture. Si trovavano nella Regione dell'Ineguaglianza. Qui, Maria osservò attentamente e vide bambini che, pur giocando tra le immondizie, sprigionavano una vivacità sorprendente, ben diversa dal contesto di disagio circostante. Una madre, con il volto segnato dalla fatica, le spiegò che, nonostante la regione fosse ricca di risorse naturali, la benessere non veniva distribuito in modo equo. Juan, curioso come sempre, chiese quali fossero le difficoltà quotidiane e la donna elencò: l'assenza di servizi igienico-sanitari adeguati, scuole da rifare e una disoccupazione molto diffusa.
Per continuare il percorso, i due dovevano rispondere a un'altra domanda: "Come si manifesta l'ineguaglianza sociale nelle varie zone di Améaricândia?" Basandosi sulle loro osservazioni e sui racconti della madre, giunsero alla conclusione: "Le disuguaglianze si manifestano con povertà estrema e con un accesso diseguale a istruzione, salute e impiego." La mappa, rispondendo alla loro intuizione, si illuminò ancora e li indirizzò verso la fase successiva.
La loro avventura li portò nella Foresta dell'Esclusione, un luogo dove la natura sembrava prosperare, mentre le persone vivevano ai margini del progresso. Lì, in un angolo di serenità apparente, incontrarono Sebastián, un attivista impegnato che stava spiegando a un piccolo gruppo le conseguenze drammatiche della deforestazione e della povertà estrema. Con grande attenzione, Maria e Juan ascoltarono mentre lui descriveva le sfide che affrontavano le comunità rurali e indigene: la mancata tutela delle terre, lo sfruttamento delle risorse senza giusta ricompensa e l'accesso limitato a servizi essenziali come la salute e l'istruzione.
Prima di poter proseguire, si presentarono loro ulteriori domande: "Quali sono le principali difficoltà per le popolazioni più povere della regione?" Richiamando le parole illuminate di Sebastián, risposero: "Accesso limitato ai servizi fondamentali, sfruttamento delle risorse naturali senza equa compensazione e isolamento sociale ed economico." La mappa, in segno di approvazione, brillò di nuova luce, conducendoli verso il culmine della loro missione.
Giunti infine alla maestosa Torre della Globalizzazione, da cui si poteva vedere tutto Améaricândia, salivano piano dopo piano fino a incontrare il Guardiano Globale. Con disinvoltura, egli illustrò come le decisioni prese a livello internazionale – quali politiche commerciali inique, speculazioni finanziarie e cambiamenti climatici – influenzassero direttamente la vita quotidiana e il benessere di tutto il regno.
Per concludere questa parte del viaggio, affrontarono l'ultima domanda: "Come incide la globalizzazione sull'economia e sui problemi sociali di Améaricândia?" Riassumendo le nozioni apprese dal Guardiano Globale, risposero: "Per mezzo di politiche commerciali inique, speculazioni finanziarie, cambiamenti climatici e decisioni di governi potenti." La mappa, ora più luminosa che mai, segnò la conclusione della loro avventura.
Ritornati al Mercato del Sole, Juan e Maria non persero tempo: organizzarono un incontro in piazza per condividere con entusiasmo le loro scoperte e delineare un piano d’azione comunitario incentrato su una gestione più responsabile delle risorse, sulla lotta alle disuguaglianze e sul rafforzamento dell’economia locale. Il loro messaggio risuonò in tutto il regno, spronando la popolazione a lavorare unita verso un futuro più giusto e prospero.
E così, il nostro viaggio volge al termine, ma per voi, studenti, rappresenta l'inizio di un percorso di approfondimento. Ogni problema evidenziato da Juan e Maria è un invito a riflettere, a interrogarvi e a contribuire attivamente ad un futuro migliore per l'America Latina. Immergetevi in questa storia e diventate anche voi protagonisti del cambiamento!